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Il Tuber magnatum Pico, chiamato volgarmente Tartufo bianco pregiato, è la specie di TARTUFO più preziosa in assoluto sia dal punto di vista gastronomico che da quello prettamente economico, dati gli elevatissimi costi che la stessa può raggiungere. Il tartufo bianco pregiato è un vero e proprio oro bianco. Di forma tondeggiante o anche piuttosto schiacciata, questo tartufo a dimensioni molto variabili e può raggiungere anche pezzature di diversi etti e persino superare un chilo. L’aspetto di norma non è molto regolare, soprattutto se il terreno di origine non ne ha consentito una crescita libera, per la sua durezza o per la presenza di sassi e radici. Se il terreno è friabile, invece, il suo aspetto è regolare e liscio, con un valore commerciale decisamente maggiore. Non può essere coltivato e trovarlo è questione di grande competenza e fortuna. Profumo e sapore sono intensi e aromatici e ricordano l’aglio e il formaggio fermentato. Consumarlo crudo su piatti caldi è il modo migliore per valorizzarlo in cucina, senza mascherarne le qualità. Gli abbinamenti migliori lo vogliono in accompagnamento a uova, risotti e carni alla griglia. Il suo periodo di massima maturazione è da ottobre fino alla fine di dicembre e la sua distribuzione è sparsa in numerose regioni d’Italia, dal Piemonte alla Campania. Per nascere e sviluppare al meglio il Tuber Magnatum Pico ha come habitat privilegiato terreni soffici e umidi, ricchi di calcio e con una buona circolazione d’aria. Va consumato velocemente in meno di una settimana, poiché più è fresco, più umidità raccoglie, migliore è la resa.
Il Tartufo bianco presenta un aspetto irregolare, di varie dimensioni mentre esternamente si presenta liscio e vellutato con colori tendenti al giallo ocra e crema mentre la parte interna è chiaro con la presenza di venature marroni legate generalmente all’aridità del terreno dove viene ricercato. Il suo profumo presenta un crogiuolo di aromi in stretto equilibrio:l’ aroma del miele si mescola a quello acre dell’aglio per rievocare il profumo selvatico delle zone boschive.
Il tartufo bianco è molto apprezzato anche per i suoi profumi mentre il sapore è meno pronunciato rispetto al tartufo nero. Una volta consegnato il tartufo bianco fresco deve essere messo in frigo e consumato nel giro di 7-10 giorni avendo l’accortezza di sostituire la carta che lo avvolge quotidianamente.
In cucina il tartufo bianco fresco viene impiegato per esaltare una grande varietà di piatti per darne un gusto unico e renderli indimenticabili. Le pietanze devono essere semplici per apprezzarne al meglio il sapore. Sono perfette le tagliatelle, ed in linea generale le paste all’uovo, a cui va aggiunto il tartufo bianco fresco tagliato a lamelle sottilissime, mentre, tra i secondi piatti, sono in abbinamento alle carni magre cotte ai ferri.
Confezione | Polistirolo |
Denominazione | Tartufo Bianco Pregiato ( Tuber Magnatum Pico.) |
Zona di Produzione | Alta Irpinia |
Anno Produzione | 2016 |
Regione | Campania |